A settembre, al rientro dalle vacanze in terra natia, ho portato con me quasi due chili di peperoncino. Dopo averne congelati un po’ mi è subito sorto il quesito: che farne del restante? La mia cucina è invasa dal peperoncino in tutte le forme possibili (sott’olio, secco, in polvere, fresco) conservarne un altro chilo diventava improponibile.
Un lampo e l’intuizione geniale.
Fare la marmellata di peperoncino che un paio di anni addietro avevo assaggiato con sommo piacere.
Marmellata di peperoncino.
300 grammi di peperoncini, 900 grammi di peperoni rossi, 500 grammi di zucchero, ½ bicchiere di vino rosso, un pizzico di sale.
Le quantità sono indicative e variano in funzione della Scala di Scoville dei peperoncini. Dopo aver fatto varie prove ho deciso di mantenere la proporzione di 3 a 1 visto che il grado di piccantezza non è elevato, ottenendo così una marmellata adatta a tutti i palati.
Pulire i peperoni eliminando i semi e i filamenti bianchi all’interno, lavarli e tagliarli a pezzetti, lavare e tagliare i peperoncini. Un consiglio: usate dei guanti e successivamente lavate con cura le mani, vi garantisco che andare a far pipì dopo aver tagliato i peperoncini può essere un’esperienza devastante!
Una volta tagliato tutto quel che va tagliato mette in una pentola assieme allo zucchero, al pizzico di sale, al vino e lasciare riposare per almeno 12 ore (io di solito la lascio per una nottata).
La fase di cottura dura circa mezz’ora, a fuoco molto basso.In varie ricette dicono di passare al setaccio e prima ancora di togliere i semi anche ai peperoncini. Ho evitato di fare entrambi le cose perché i semi hanno comunque una parte piccante e perché non possiedo un setaccio.
Ho ovviato con il frullatore ad immersione per amalgamare il tutto sminuzzandolo ulteriormente. A questo punto si rimette il pentolone sul fuoco, a fiamma bassa per qualche minuto, fino a che la marmellata si sarà addensata.
PROCEDIMENTO PER INVASARE.
Non è una cosa grave, né una malattia, anche se c’è il rischio di correre per casa urlando se il peperoncino è troppo piccante.
Terminata la cottura e con la “miscela” ben densa e ancora calda mettetela nei contenitori sterili, tappateli e rovesciateli tenendoli così fino a che non si raffreddano. Una volta diventati freddi avvolgeteli in strofinacci o tovaglioli di stoffa, immergeteli in una pentola precedentemente riempita d’acqua; portate ad ebollizione lasciandoli immersi per i successivi 15 minuti.
Ovviamente poi spegnete e lasciate raffreddare.
La marmellata può essere consumata subito, va conservata in un posto fresco e buio.
USO E CONSUMO
I modi per utilizzare la marmellata di peperoncino sono fondamentalmente tre (almeno io la uso così, si accettano suggerimenti e idee):
- per la preparazione di antipasti creando delle tartine con burro o solo la marmellata; una variante molto interessante è spalmarla sul pane possibilmente di grano duro (evitare pancarré e cose simili) ed accompagnarla con pezzi di formaggi come emmental, pecorino fresco, caciotta.
- Sul formaggio, in particolare sulla provola grigliata (ovviamente calabrese).
- Sull’arista di maiale.
Che il piccante sia con voi!
Video consigliato: Probot – Shake Your Blood (Uncensored)
Ciao!!La ricetta è perfetta! Solo una cosa….potresti ripubblicarla?? Sono valide le ricette dal 25 giugno 2012 al 30 settembre 2012…questa è un pochino troppo indietro 🙂 🙂 se lo farai rimandacela e la inseriremo fra le ricette partecipanti….ti aspettiamo!!!
Grazie, mi metto subito all’opera!