
Ho scoperto relativamente di recente l’indivia belga ed è stato amore al primo morso. Nonostante ciò la consumo di rado perché conosco poche ricette sfiziose, problema che mi si presenta ogni volta che ho a che fare con insalate e simili.
Per porre rimedio, ma soprattutto per aumentare il consumo di verdura, è bastata una ricerca sui miei siti di cucina di fiducia.
Trancio di salmone con indivia belga e pinoli.
Quello che vado a proporre è un piatto completo e semplice da realizzare. Ho scelto l’insalata di indivia belga e pinoli da accompagnare a un trancio di salmone cotto in padella, con vino bianco e pochissimo olio. Idea nata dalla voglia di realizzare un secondo salutare, ricco di sapore e di “cose che fanno bene“.
Indivia belga (cicoria witloof)
Appartiene alla famiglia della cicoria, assieme alla scarola e al radicchio rosso, e si distingue per due caratteristiche fondamentali: il bel colore bianco e il classico sapore amaro.
Una verdura salutare, nonostante sia la più povera di vitamine tra le cicorie, ricca di provitamina A e B, con una buona quantità di fibra e pochissime calorie (18 ogni 100 grammi).
Si può consumare sia cotta che cruda, in vari modi.
Ingredienti
Un trancio di salmone (peso e dimensione a piacere), 200 grammi di indivia belga, 50 grammi di pinoli, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, olio extravergine d’oliva q.b.
Preparazione
Ungere leggermente una padella antiaderente e mettere a cuocere il trancio di salmone, avendo cura di girarlo un paio di volte. Per una decina di minuti. Verso fine cottura sfumare con una parte del vino bianco e poi togliere dalla fiamma.
Utilizzare la stessa padella per la cottura dell’indivia (ogni cespo va tagliato in 4 parti) assieme ai pinoli, per pochi minuti a fiamma bassa e con il coperchio per trattenere il vapore acqueo. Aggiungere il resto del vino e alzare leggermente la fiamma per farlo sfumare.
Lasciare andare fino a fine cottura, fino a quando l’indivia sarà dimezzata di volume.
In questa ricetta ho aumentato le dosi di indivia e pinoli perché quello che avanza si può utilizzare come contorno per altre portate.
CURIOSITÀ
Stando a una vecchia leggenda questo straordinario prodotto della terra si è diffuso per puro caso. Nel 1850 un agricoltore belga conservò, in cantina, alcune radici di cicoria estirpate dal suo orto, per evitare il loro congelamento. Passata la stagione fredda tornò in cantina per scoprire che le radici erano germogliate, producendo infiorescenze gialle e apparentemente tenere e succose.
Mosso da una profonda curiosità le addentò.
Trovandole gustose, croccanti e piacevolmente amare decise di tentare la coltivazione di questa nuova varietà di cicoria. Una scelta rivelatasi un grande successo visto che la rigidità delle temperature dell’inverno belga non permetteva la coltivazione di alcuna verdura.
Nasce così la coltivazione dell’indivia belga.
Non vado tanto d’accordo con il pesce, ma a causa di mio marito, che ne va matto, ho dovuto imparare a cucinarlo. In effetti il pinolo con l’indivia è un’idea che “mi sconfinfera” (cit.), l’ultima volta che ho cucinato io il salmone invece, ci ho messo le olive a rondelle e lo spumante rosè…senza contorno, ringraziamo che glie l’ho cucinato.
Io l’indivia belga la scotto nella bistecchiera, lasciandola un pochino croccante, poi la metto dentro un contenitore ermetico (tipo quelli in vetro col coperchio). Un pizzico di sale e pepe o peperoncino, un filo di olio e chiudo il coperchio fin quando arrivano a temperatura ambiente. Fuori dal frigo!! Poi la mangio così com’è, deliziosa!! Oppure tagliata a rondelle e saltata in padella con cipolla e alloro 🙂
Io ho il problema esattamente opposto a quello di Lisa: mi piace il pesce ma devo spesso rinunciare perché mio marito lo rifiuta oppure bofonchia e inscena anche malesseri da intossicazione da cibo .. è tremendo! Mi piace molto la tua ricetta, sembrerebbe gustosa l’abbinata di salmone con indivia e pinoli. Amo l’indivia (contrariamente a mio “martirio” che bofonchia pure su quella!) . Grazie per l’idea culinaria, non mancherò di replicarla. Ciao