Da troppo tempo non organizzavo una serata a base di pizza e birra, forse serviva l’input giusto per ritrovarmi con Tiziana, cara amica e compagna di merende (ma anche di pranzi e di cene). La scusa è stata una stampante che avevo deciso di regalarle, non che serva realmente un motivo per vederci e cenare assieme, ma visto che c’eravamo perché non prendere due piccioni con una fava. Ottima occasione per portarsi dietro il fidanzato, la coinquilina nonché mia amica di vecchia data, il fratello e il coinquilino inglese di mio cugino. Una compagnia variegata è quel che ci vuole per una serata a base di pizza e birra.
Ammetto di non avere molta dimestichezza con gli impasti, per questo ho voluto approfittare dell’occasione mettendo al lavoro Tiziana per osservarla, facendomi spiegare trucchi e segreti per ottenere una buona pizza (a lei escono sempre ottime, c’è poco da fare).
PIZZA CON LA FARINA DE IL MOLINO CHIAVAZZA
Oltre al piacere di passare una serata tra amici, ho approfittato per provare la farina ricevute dall’azienda Il Molino Chiavazza con la più classica delle ricette. Il procedimento è il solito e non lo descriverò nei minimi particolari, visto che le nostre pizze non rivoluzioneranno il mondo della cucina e con una ricetta tradizionale non avrei aggiunto niente di più a quanto si possa trovare sul web.
In un ampio recipiente versiamo la farina assieme al lievito istantaneo, al sale e ad un po’ di olio. Il tutto impastato con vigoria e maestria da Tiziana, mentre i due aiutanti (io e l’altra amica) si dedicano alla preparazione dei condimenti. Tagliando in piccole parti la mozzarella, i pomodorini, la scamorza per creare la cosiddetta dadolata. Con la seconda fase si pelano e affettano le patate, precedentemente sbollentate per circa cinque minuti.
La preparazione degli ingredienti che serviranno a condire la pizza è un’incombenza importante, ma di una noia mortale. Per ottenere risultati soddisfacenti ci siamo avvalsi di un paio di birre gelate e di qualche chiacchiera.
Per una questione di tempi stretti, l’addetta all’impasto non poteva arrivare prima delle 19, abbiamo optato per il lievito istantaneo, diversamente avremmo dovuto aspettare parecchie ore per poter cenare. Scelta rivelatasi fin da subito un’incognita, quasi ce ne fosse stato bisogno visto che usare il mio forno è di per se un punto interrogativo. Meglio non pensarci ed andare avanti stendendo l’impasto all’interno delle teglie, precedentemente unte con un cucchiaio di olio EVO, per poi condirlo con tutti gli ingredienti a nostra disposizione.
CHE PIZZA
E soprattutto che fatica, ma ne valeva la pena visto che il menù della casa propone:
pizza bianca con patate e rosmarino,
margherita con peperoncino,
pizza con scamorza e prosciutto crudo.
Nonostante le perplessità sul lievito istantaneo e sul forno usato, l’esperimento si può considerare perfettamente riuscito.
Oddio, forse riuscito al 90%
In effetti l’impasto non era cresciuta a dovere e la pizza risultava scrocchiarella, colpa del forno ed ovviamente del lievito istantaneo, ma tutto sommato li posso considerare come dettagli di poco conto visto che abbiamo sbranato in breve tempo tutte e tre le pizze.
Merito della farina usata. Il Molino Chiavazza, ancora una volta, dimostra di essere all’altezza della situazione con i suoi prodotti. La collaborazione con questa azienda mi sta dando non poche soddisfazioni, in termini di buona riuscita dei piatti preparati. Bene così e alla prossima ricetta!
mi sa che te l’ho detto almeno un centinaio di volte: sei un uomo da sposare!! le tue pizze sono tutte belle ed invitanti.. io mi tufferei su quella bianca e su cotto e scamorza.. sul peperoncino passo, non lo reggo! .. complimenti a te e alle farine Ciavazza che hanno certamente grande merito! ciao 🙂
azz mi è venuta voglia di pizza!!!! Provvedo a impastare anch’io, mi sa….
Te lo dico ora.. la prossima volta hai un commensale in più 😀 o forse due!!!! Ottimo il risultato!
Ottimo risultato perché non l’ho fatta io. Aspetta di vedere i miei impasti prima di invitarti a cena 😀
Che bontà…poi io adoro la pizza:)
Avvaloro ciò che ha detto RitaChantal… la prossima volta ne hai due di commensali in più!!
mi sa che te l’ho detto almeno un centinaio di volte: sei un uomo da sposare!! le tue pizze sono tutte belle ed invitanti.. io mi tufferei su quella bianca e su cotto e scamorza.. sul peperoncino passo, non lo reggo! .. complimenti a te e alle farine Ciavazza che hanno certamente grande merito! ciao 🙂
Io uso sempre la farina Chiavazza.
Però per la pizza prova quella Manitoba. E’ l’ideale.
Già fatto socio, a breve (più o meno)la ricetta
ecco bravo 😀
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Attendo invito per i tuoi impasti. Io porto la birra, ok?
Mi sembra uno scambio equo, si può fare.