
Vecchio Amaro del Capo, il distillato di erbe diventato simbolo di una intera regione. Prodotto dall’azienda Caffo in Calabria, a Capo Vaticano.
Un liquore nato da una vecchissima ricetta rielaborata e migliorata nel corso degli anni fino a diventare quella definitiva. Un insieme di erbe, frutta e radici rigorosamente coltivate in Calabria, più precisamente nell’area del Monte Poro (nota anche per la produzione di ottimi formaggi). A ottocento metri di altezza e con un clima influenzato dal vicino Mar Tirreno la crescita di queste preziose piante ed essenze garantisce la qualità di un prodotto ormai noto in tutta Italia.
Vecchio Amaro del Capo, liquore di erbe di Calabria
Mandarino, anice, arance amare, camomilla, ginepro, liquirizia, menta e issopo messi in infusione assieme ad alcool puro a 90° e acqua. Dopo 4 settimane di macerazione viene aggiunto il caramello (acqua e zucchero) e lasciato nuovamente riposare, questa volta per una settimana. Prima dell’imbottigliamento finale il composto viene filtrato attraverso una garza per eliminare eventuali impurità. Un procedimento che ricorda quelli utilizzati per i liquori fatti in casa (penso al limoncello, al nocino e al liquore al rosmarino) e dà vita a un elisir con proprietà tonificanti e digestive, il tutto ovviamente naturale al 100%.
Il gusto delicato e leggermente fruttato distingue il Vecchio Amaro del Capo dai classici amari, rendendolo appetibile a chi non ama i sapori forti e intensi, per questo è più giusto chiamarlo liquore di erbe. Secondo tradizione va bevuto ghiacciato (la bottiglia si può tranquillamente tenere nel congelatore) per esaltare le qualità delle erbe in esso contenute, ma anche versato sul gelato o nel caffè non è niente male.
Ora che il caldo è arrivato si può preparare un drink semplice e rinfrescante allungandolo con acqua tonica, ma esistono vari cocktail nei quali il Vecchio Amaro del Capo è l’ingrediente base.
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